Alla scuola di naturopatia di Bologna a conclusione del terzo anno di studi ogni allievo/a incontra il suo primo cliente. Da questo incontro scaturisce un elaborato che viene discusso, tutti insieme, durante il ritiro alle Terme di Riolo. Momento indimenticabile di condivisione, pratica su di sé e ascolto profondo, qualità coltivate durante tutti i tre anni di studio.

Ascoltiamo l’esperienza di Alessandra Fina, i suoi dubbil e le paure che è riuscita ad affrontare anche grazie agli insegnamenti dei nostri docenti.

L’INIZIO

“Il primo incontro era stato fissato per le ore 19:00; erano le 18:00 e mi sentivo particolarmente agitata, tra me e me continuavo a ripetermi che tutto sarebbe andato per il meglio …. la domanda ripetuta nella mia testa era sempre la stessa: “Sarò in grado di aiutarla?“

Decisi di dedicare cinque minuti alla respirazione per rilassarmi con respiri lenti e profondi. Presi un mix di fiori di Bach per cercare di alleviare questo stato d’ansia da “primo incontro”. Dopo mezz’ora mi sentii più serena e meno agitata, il mio respiro era tornato regolare e il pessimismo iniziale lasciò spazio a sensazioni positive.

Ore 19:00 il campanello suonò…

IN-FINE

Barbara infine mi ha ringraziata moltissimo per l’ascolto ricevuto. Dal mio punto di vista come esperienza devo dire di essere stata molto fortunata a incontrare una cliente che si è resa subito molto partecipe e attenta ai consigli ricevuti. E’ stata puntuale nel seguire le terapie proposte. Tra di noi si è creata un’empatia dovuta probabilmente all’ascolto profondo che ho cercato di effettuare durante ogni incontro e alla condivisione e spiegazione dei rimedi.

UNO SGUARDO SU DI SÈ

Io ho avuto prima di tutto la difficoltà di capire se ero in grado di aiutarla o meno cosa che deriva molto dal mio carattere sempre molto timoroso, nel dubbio di non essere in grado di farcela. Mi sono aiutata molto con l’utilizzo del Rescue Remedy, è stato per me un “tranquillante” naturale validissimo, mezzora prima di ogni incontro ne prendevo qualche goccia e dopo poco mi faceva sentire più tranquilla e serena aiutandomi a superare l’ansia “da prestazione”.

Nell’ascolto invece la mia difficoltà è stata cercare di non interromperla, di non darle consigli immediati senza prima averla fatta parlare fino alla fine. Credo che ogni incontro, ogni colloquio con un’altra persona sia un viaggio da affrontare in due che alla fine porterà in entrambi, naturopata e cliente, una crescita interiore nuova indipendentemente dal successo o insuccesso ottenuto.

Questo incontro con Barbara ha dato a entrambe molto: a lei la riconsiderazione di se stessa perché ha capito che i disturbi del suo corpo erano comunque un riflettersi di come stava vivendo in quel periodo senza soddisfare i propri bisogni e a me ha dato l’occasione di mettermi in gioco provando a fidarmi delle mie intuizioni senza quella negatività che molto spesso mi caratterizza.

…E POI PUÒ INIZIARE UN VIAGGIO

….Alice chiese allo Stregatto “Volevo soltanto chiederle che strada devo prendere”…e lui rispose… “Be’, tutto dipende da dove vuoi andare!”…. credo che ognuno di noi abbia la risposta dentro di sé. Sicuramente questi tre anni hanno aiutato ognuno di noi a capire che strada intraprendere e in questo viaggio ormai al termine ringrazio ogni mio compagno di questa splendida 16° legione, dal primo giorno in cui ci siamo presentati ad oggi siamo tutti cambiati e questo viaggio insieme ha dato a tutti una nuova crescita interiore.

Ringrazio i professori perché ognuno di loro con la sua esperienza ha illuminato e aperto in noi nuovi mondi e nuove conoscenze.

Ringrazio le persone a me care che mi sono state vicine in questi tre anni spronandomi ad andare avanti avendo fiducia nelle mie capacità.

Infine ringrazio me stessa per non essermi arresa e per non aver mollato portando a termine questo percorso.”

Il naturopata, scuola di naturopatia di Bologna