Biodiversità.  Il “rospo dorato” era… realtà e non favola.

La storia dell’estinzione del rospo dorato è una tipica storia sulle cause dell’impoverimento della biodiversità della Terra. Questa specie animale si è estinta nel 1989. Viveva in una regione del Costarica, il Monteverde Cloud Forest Reserve, e il riscaldamento globale ha “spezzato” la dipendenza del rospo dal suo habitat: un ambiente umido e ricco di acqua. La carenza di acqua è stata la causa del crollo della popolazione del 1987. A questa si associa la deforestazione causata dall’uomo per incrementare le aree coltivabili. La deforestazione determina la migrazione delle specie animali di quell’area che però non sempre ritrovano un habitat naturale favorevole e questo condanna la specie all’estinzione. Inoltre la produzione agricola fa largo uso di pesticidi, sostanze tossiche che penetrano nel corpo degli anfibi, e non solo, attraverso il suolo, l’acqua e l’aria. Una di queste sostanze, l’atrazina, determina nei rospi disfunzioni dell’organo sessuale maschile. Triste epilogo per una fiaba.

Secondo una ricerca di Edward Osborne Wilson, dell’università di Harvard, il tasso di estinzione si attesta attorno alle 30.000 specie all’anno, ovvero 1 specie ogni 20 minuti. Tuttavia pareri più recenti ipotizzano che la perdita di biodiversità avanzi a velocità maggiore.

Estinzioni

La terra ha attraversato cinque estinzioni di massa nelle sue varie ere geologiche mentre la sesta è tuttora in corso. L’estinzione dell’Olocene. In ambito scientifico dagli anni ottanta si discute se siamo entrati in questi anni in una nuova era geologica oppure no: l’Antropocene. Questo termine fu usato per la prima volta dal biologo Eugene F. Stoermer e fu successivamente adottato dal Premio Nobel per la chimica Paul Crutze. Al di là della disputa scientifica il nome di questa era riassume un concetto molto importante. Ci dice che la presenza dell’uomo, iniziata nell’Olocene, ha ora un peso enorme sulla vita e la sopravvivenza sulla Terra. Le precedenti estinzioni sono state causate da eventi naturali, le cause della sesta estinzione di massa siamo noi.

 Fare memoria e testimonianza

Siamo in grado di invertire questa rotta? Noi questo non lo sappiamo, ma certamente sappiamo che da anni, come scuola, abbiamo intrapreso un cammino di rispetto e dialogo con la natura che ci circonda. Oggi giornata mondiale della biodiversità vogliamo ricordarcelo una volta di più: la biodiversità rappresenta una polizza di assicurazione per la vita perchè più alta è la variabilità degli organismi, più alta è la loro capacità di adattarsi e di sfruttare l’energia disponibile. E noi con tutti loro siamo parte e non padroni.