“Benessere” è un concetto che pensiamo essere della modernità mentre ha radici millenarie e che condividiamo con altre culture.
Nel mondo moderno è una parola che si trova ovunque: nei post motivazionali, nelle pubblicità di prodotti “naturali”, nelle app per la meditazione, nei programmi delle spa, nei nomi di creme, shampoo o biscotti per invogliare gli acquirenti ad un consumo tranquillizzante.
Ma, dietro questa parola, apparentemente semplice si nascondono visioni del mondo molto diverse.
Nel 1946 in modo assolutamente innovativo l’OMS sancisce che “La sanità è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non consiste solo in un assenza di malattia o d’infermità. Il possesso del migliore stato di sanità possibile costituisce un diritto fondamentale di ogni essere umano, senza distinzione di razza, di religione, d’opinioni politiche, di condizione economica o sociale”.
Il termine benessere deriva dal latino bene esse, ovvero “stare bene” e in ambito scientifico, conseguentemente al concetto sancito dall’OMS, è oggi un costrutto complesso e multidimensionale. Comprende il benessere fisico legato ad esempio alla qualità del sonno, allo stato nutrizionale, ad una attività fisica regolare e all’assenza di malattie croniche. Il benessere psicologico coinvolge aspetti emotivi, cognitivi e comportamentali. E infine il benessere sociale che si riferisce alla qualità delle interazioni con l’ambiente sociale. La mancanza di benessere sociale può condurre a isolamento, stress cronico e rischio aumentato di malattie.
Fattori che influenzano il benessere
Il benessere è influenzato da molteplici variabili, tra cui fattori genetici e neurobiologici, condizioni socioeconomiche (reddito, istruzione, lavoro), stili di vita (alimentazione, attività fisica, uso di sostanze), fattori ambientali (inquinamento, urbanizzazione, accesso a spazi verdi), cultura e spiritualità. È il risultato dell’interazione tra genetica ed epigenetica.
Fatto molto rilevante oggi è la promozione del benessere come imprescindibile per la sostenibilità dei sistemi sanitari nazionali.
Naturopatia e benessere
La naturopatia affonda le sue radici proprio nella visione di una prevenzione primaria che segue le “strade della Natura”.
La naturopatia che più ci piace affonda le sue conoscenze nelle tradizioni salutistiche millenarie dell’occidente e dell’oriente nel tentativo di arrivare ad una sintesi valorizzando un concetto di equilibrio dinamico piuttosto che di prestazione da raggiungere.
La salute non è un traguardo da raggiungere, ma una condizione dinamica di armonia, sapendo che il corpo, la mente e l’ambiente sono parte di un unico sistema vivente.
Non è qualcosa che si misura solo in chili, chilometri o livelli di serotonina.
È la capacità di abitare il proprio corpo, la propria mente e il mondo con consapevolezza.
La risposta migliore sta nel ponte che possiamo costruire approfondendo le conoscenze delle tradizioni di oriente e occidente creando armonia tra queste due visioni per coltivare un benessere che sia insieme personale e collettivo, scientifico e spirituale, concreto e profondo.