Pando un vivente unico al mondo.
Pando non Panda!!!
Hai capito benissimo vogliamo farti conoscere Pando e quindi non parleremo dei meravigliosi panda giganti o di quelli minori, emblemi riconosciuti del rischio di estinzione di numerose specie animali. Pando e i panda però sono tristemente accomunati dal pericolo, per entrambi questi viventi l’esistenza è a rischio. Anche la vita di Pando è in pericolo.
Pando (dal latino «mi distendo», «mi espando») è una foresta clonale di pioppo tremulo (Populus tremuloides Michx.) che si trova nello Utah, USA.
Le foreste montane di Populus tremuloides diffuse negli Stati Uniti occidentali, contribuiscono in modo significativo alla biodiversità nel loro ruolo circumboreale di specie chiave di volta. La foresta clone di pioppo ttremulo è il “più grande organismo vivente sulla Terra”, composto da circa 47.000 fusti geneticamente identici distribuiti su 43 ettari , esso è un unico organismo vivente connesso da un sistema di radici sotterraneo. Abita nello Utah, da circa 80 mila anni, ed il suo peso stimato è di circa 5,9 milioni di chili.
Insomma l’antichissima foresta di un unico albero, che come tutte le foreste ha una sua comunicazione interna e una sua capacità relazionale e di aiuto sta vacillando a causa degli erbivori cronici sia domestici che selvatici.
E l’uomo c’entra?
Sì purtroppo. Egli contribuisce alla fragilità di Pando sia uccidendo i predatori naturali, degli erbivori ungulati, orsi e lupi, sia indirettamente causando una modificazione del clima che porta a inasprire la siccità in queste zone. Il fragile ecosistema fatica a mantenersi in equilibrio.
Praticamente gli erbivori nutrendosi dei polloni, cioè i giovani “getti” di nuovi alberi stanno limitando la crescita e la rigenerazione di Pando che sta “invecchiando”. Noi speriamo che i monitoraggi e le soluzioni applicate per la sopravvivenza di questa iconica foresta diano buoni risultati sul lungo periodo, salvando questo enorme boschetto dorato!
MAI COME OGGI vivere è ospitare, non dominare. È sentirsi parte di un tutto, non presumersene padroni. È riconoscere la biodiversità come trama del vivente. Eppure quest’idea del vivere, sebbene urgente, resta minoritaria. Forse le vie da praticare per darle più spazio sono vie poetiche, meditative, spirituali. Chandra Livia Candiani
Gli alberi sono santuari. Chi sa parlare con loro, chi sa ascoltarli, conosce la verità. Essi non predicano dottrine o ricette, predicano, incuranti del singolo, la legge primordiale della vita. Un albero dice: in me è nascosto un seme, una scintilla, un’idea, io sono vita della vita perenne. Herman Hesse “La natura ci parla”