Psiche-soma in attività
Quando classifichiamo un disturbo come “psicosomatico” in modo grossolano tutt’ora gli attribuiamo l’etichetta di “incomprensibile” o almeno la cui causa non è riconducibile ad una eziopatogenesi nota. Questa visione è stata vera per molti anni, specialmente per la medicina classica.
Nel corso del Novecento in molti campi di ricerca la scienza è approdata all’elaborazione di modelli teorici che collegano piani dell’essere umano che un tempo si pensavano scollegati tra loro.
Con lo sviluppo della Psico-neuro-endocrino-immunologia, dagli anni Ottanta in avanti, grazie alla progressione della neuro fisiologia e alle moderne tecniche diagnostiche siamo in grado, sempre più, di mettere in relazione sistemi e apparati apparentemente lontani tra loro.
Winnicott (1896-1971) congiungendo con un trattino i due termini psyche e soma ha dato origine alla parola psiche-soma dando inizio anche in ambito psicologico allo studio della relazione tra il corpo e la mente.
Psiche
Dal vocabolario Treccani: psiche deriva etimologicamente da ψυχή, connesso con (ψύχω) «respirare, soffiare», nella psicologia moderna, e nell’uso comune, il complesso delle funzioni e dei processi che danno all’individuo esperienza di sé e del mondo, traducendosi in rappresentazioni di eventi, fatti ed entità, nonché in bisogni, desideri e atti volitivi totalmente o parzialmente non predeterminati; da un punto di vista epistemologico la psiche è un momento della realtà, diverso dalla materia e dalla forma, e ad esse non riducibile. Nelle scienze umane, il termine è spesso usato come sinonimo di pensiero e di ragione, soprattutto se questi termini sono riferiti a manifestazioni osservabili e a strutture circostanziate, individuali o sociali.
Quindi, il significato di psiche riguarda la vita mentale e nella sua radice rimanda al corpo vivo, al respiro e alla vitalità.
Soma
Sempre dal vocabolario Treccani: soma deriva dal greco σῶμα «corpo». In biologia è il secondo elemento di parole composte della terminologia scientifica, soprattutto biologica (cromosoma, mesosoma, oosoma, ecc.), dove significa, in genere, «corpo». È anche l’insieme delle cellule (dette cellule somatiche) che negli organismi pluricellulari sono destinate a formare i tessuti e gli organi e quindi il corpo dell’organismo; il soma si distingue dal germe, le cui cellule (cellule germinali) sono destinate esclusivamente alla produzione degli elementi sessuali, cioè spermatozoi e uova.
Il movimento, la danza e le pratiche corporee avvicinano il corpo alla mente dando origine ad una esperienza “somatica” cioè alla percezione interiore del proprio corpo.
Psiche e soma esistono in una relazione dialettica e quel trattino di congiunzione usato da Winnicot ci parla di una mente incarnata nel corpo e di un corpo che è la persona stessa.
Questa relazione ci accompagna da subito, dalla nascita. La fame, la pelle, il movimento contribuiscono a costruire l’identità del neonato legando per sempre il soma alla psiche e al vissuto emotivo dell’individuo.
Crescendo è possibile che questa relazione, o almeno la coscienza di essa, si assottigli, che l’intelletto, la mente, assuma un ruolo di predominio o che psiche e soma vadano in conflitto. Per riportare un equilibrio tra le parti è possibile attingere sia da pratiche tradizionali come, ad esempio, lo Yoga, il Tai Ji Quan o il Qi Gong, sia da tecniche corporee moderne.
Con Marilena Conti e Maria Pusceddu approfondiremo questi interessanti spunti lasciandoci portare da loro nell’esplorazione anche di tecniche e pratiche da portare nel nostro quotidiano.
Appuntamento a venerdì 3 dicembre 2021 alle ore 20:45 – in presenza o online.
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