Avete trovato l’albero di cachi? Vi ha raccontato la sua storia? Beh anch’io penso che la storia dell’albero di cachi sia straordinaria.
Sopravvivere a una guerra è già un’impresa ma sopravvivere a un bombardamento atomico è da grandi resilienti. L’albero di cachi sopravvissuto al bombardamento del 9 agosto 1945, è diventato simbolo e messaggero di pace in Giappone e nel mondo grazie ad un agronomo, i bambini e un artista.
Masayuki Ebinuma si prese cura di lui e delle sue gravi condizioni e nel 1994 è riuscito a far nascere delle piccole piante di cachi di seconda generazione che ha affidato ai bambini in visita al museo. Con questo dono Masayuki Ebinuma ha dato forma a un messaggio di pace che cammina su gambe giovani e speriamo forti, sicuramente i bambini hanno raccolto un impegno così grande con la serietà che solo i bambini sanno avere per le imprese grandi.
Alcune date importanti: 1995 nasce il progetto “Kaki Tree Project – Revive time” grazie ad un artista, Tatsuo Miyajima, che venuto a conoscenza del progetto decise di esporre le piantine ad una mostra d’arte cercando altri genitori adottivi; 1999 Tatsuo portò migliaia di piccole piante di cachi come tema di una installazione alla Biennale di Venezia.
Il progetto cammina ancora…

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