Il tocco ovvero le arti manuali del naturopata – seconda parte –

Marie Cardinale nel suo libro “Le parole per dirlo” (1975) ci racconta della forza terapeutica del racconto autobiografico. Dell’importanza di trovare le parole per poter superare i traumi e gli accadimenti delle nostre vite.

Bessel Van der Kolk nel suo libro “Il corpo accusa il colpo” (2015) raccoglie anni di studio e osservazioni sul campo con pazienti traumatizzati. La sua ricerca prende spunto dal pionieristico lavoro di Abram Kardiner. La strada segnata da questi due autori lega profondamente il corpo alla mente:

“Abbiamo scoperto che aiutare le vittime di trauma a trovare le parole per descrivere ciò che è accaduto loro è profondamente significativo, ma spesso, non sufficiente”.
pg 25

Non solo la mente… il tocco

Questa importante premessa ci riporta alle tante tecniche corporee insegnate nella nostra scuola per dare al naturopata validi strumenti di prevenzione e sostegno anche in collaborazione con altre figure professionali.
La Tecnica metamorfica, tra le tante, è sicuramente un approccio riflessologico particolare.
Ideata da Robert St. John, naturopata e riflessologo, dopo approfonditi studi di diverse mappe riflessologiche egli ideò un nuovo approccio al piede.

“Ciò che distingue la Riflessologia plantare dalla metamorfica è che la prima tecnica provoca dei cambiamenti nel corpo, sul piano fisico; la seconda invece lascia che sia la forza vitale ad operare il “mutamento” nel ricevente. Il praticante, lasciando da parte i disturbi fisici, lavora sempre sullo schema prenatale (la colonna vertebrale è messa in relazione con il periodo di gestazione), in quanto area che rappresenta l’epoca in cui le nostre forze e le nostre debolezze si sono inizialmente stabilite. Poiché il periodo di gestazione fa parte del passato, ne consegue che il lavoro della Tecnica Metamorfica riguarda quel tempo: ma il tempo non è qualcosa di lineare e gli eventi del passato sono ancora con noi. “Allentando la struttura del tempo, la forza vitale del paziente può modificare le caratteristiche formatesi nel passato (che sono ancora attive) e scioglierle, creando così una maggiore libertà interiore.” (“Il Massaggio che trasforma” Gaston Saint-Pierre, Debbie Boater Edizioni Mediterranee).”

La nostra meravigliosa docente, Agnese Cammelli, ci conduce con solida competenza all’acquisizione di questa tecnica tanto semplice quanto straordinaria.

Alle arti manuali del naturopata abbiamo già dedicato una prima parte, se ti è sfuggita è il momento buono per leggerla.
E visto che non sono poche le arti manuali che la Scuola propone, pubblicheremo altri articoli sempre in questo blog: continua a seguirci!
Se ci sono argomenti da suggerire saremo felici di valutarli e dedicarvi approfondimenti, scrivi a naturopatia@centronatura.it

 

Il tocco, Tecnica metamorfica a Bologna