Thai oil massage è una moderna rivisitazione dell’antica tradizione del massaggio thailandese.
In origine non era contemplato un approccio diretto al corpo, necessario per l’applicazione di oli o unguenti anche se l’applicazione, solo in alcuni punti, di unguenti riscaldanti era già in uso nell’antichità.
L’origine del massaggio tradizionale si attesta a circa 2500 anni fa anche se non esistono fonti scritte certe. La trasmissione orale operata dai monaci buddisti ha permesso di far arrivare fino a noi queste preziose conoscenze arricchite di contaminazioni culturali.
Il suo fondatore Jivaka Kumar Bhacca, medico indiano, seguace e amico personale del Buddha si tramanda fosse esperto anche di Ayurveda e che praticasse meditazione e yoga, tanto che alcune posizioni di stretching si rifanno al Hatha yoga.
Come nella MTC la via maestra sono le linee energetiche, Sen nelle quali scorre il Pran. Scopo del massaggio è il riequilibrio energetico con il tocco e lo sfioramento. La radice religiosa ci riporta all’atmosfera di quiete e calma, tanto che in antichità il tempio era il luogo deputato alla cura e quindi anche al massaggio.
Thai oil massage e qualità degli oli
L’utilizzo di oli vettori o oli essenziali amplifica l’esperienza del trattamento. Oltre al senso del tatto viene coinvolto l’olfatto, senso evocativo di memorie profonde. L’olfatto è il secondo senso sviluppato a livello dell’embrione, e ricopre una grande importanza per la sopravvivenza stessa dell’uomo. Nel mondo occidentale è stato relegato ingiustamente ad un ruolo di secondo piano, quasi mal giudicato, mentre ci può portare in uno spazio di benessere molto profondo.
La qualità degli oli utilizzati è ovviamente molto importante come è importante saperla riconoscere. Oli biologici, 100% naturali, puri e integrali. Dietro a queste poche parole sta la conoscenza di un operatore esperto capace di scegliere il prodotto più adatto per il proprio cliente.