Da più di un quarto di secolo “Donne che corrono coi lupi” conduce le donne alla riscoperta della propria parte selvaggia e istintuale. L’Autrice, Clarissa Pinkola Estés, è una psicologa junghiana, nata da una famiglia ispano-messicana, adottata da una famiglia ungherese e cresciuta prima nel Midwest degli Stati Uniti e poi vicino alle Montagne Rocciose. Il libro nasce dallo studio di una vita, dalla sua tesi di dottorato e dal suo lavoro di psicologa e antropologa. Dai suoi viaggi e dalle sue esperienze tra le tribù delle Americhe. Attraverso un grande lavoro di ricerca, l’Autrice ha raccolto un’ingente mole di materiale attinto dalle fiabe, dai miti, dai racconti popolari. Clarissa è una cantastorie, una “cantadora”, secondo la definizione della sua stirpe ispano-messicana. Le storie, infatti, secondo l’Autrice, “sono disseminate di istruzioni che ci guidano nelle complessità della vita“. Nel senso più antico le storie sono un’arte curativa, sono medicine, balsamo potente, “vitamine per l’anima“. Libro complesso e corposo, da tenere sul comodino tra quelli che ogni tanto ci piace rileggere e magari rivivere.
“Anche la più repressa delle donne ha una vita segreta, con pensieri segreti e sentimenti segreti che sono lussureggianti e selvaggi, ovvero naturali. Anche la più prigioniera delle donne custodisce il posto dell’io selvaggio, perché intuitivamente sa che un giorno ci sarà una feritoia, un’apertura, una possibilità, e vi si butterà per fuggire.”
“La Donna Selvaggia è la salute di tutte le donne.”
Buona lettura.
Donne che corrono coi lupi