CIBO MEDICINA, DI NULLA TROPPO

“Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”                       Ippocrate

Nella tradizione occidentale ippocratica è fortemente radicato il concetto che il cibo svolge una funzione centrale nel mantenere il corpo in salute. Lo stesso concetto lo ritroviamo nella MTC secondo la quale l’uomo è una struttura energetica in armonia con l’universo e questa armonia viene mantenuta assumendo il giusto cibo.

Siamo ciò che mangiamo

Siamo ciò che mangiamo è certamente una frase corretta, ma il cibo non è l’unica via per mantenere l’equilibrio, cioè, se un piatto equilibrato lo mangiamo, ad esempio sopraffatti da un sentimento di rabbia o davanti alla televisione mentre passano immagini violente quel piatto non apporterà l’equilibrio desiderato.

Secondo i pensatori cinesi tutto è soffio, un intreccio indissolubile tra materia e spirito. Il soffio è frutto della relazione dinamica tra yin, pura ricettività, e yang, potenza attiva, e dal loro interscambio si origina la vita stessa. Cielo l’alto e Terra il basso e uno spazio mediano dove vive l‘Uomo.

Quattro sono le direzioni e le stagioni, cinque i movimenti. Centrale la coppia Milza/Stomaco che svolge compiti umili ma di vitale importanza, cioè ricevere e decomporre gli alimenti in modo da renderli utilizzabili per la formazione della “carne” stessa.

Ci sarebbe ancora tantissimo da dire ma rimandiamo lo studio della parte teorica ai testi classici come il “Huangdi Neijing Suwen. Le domande semplici dell’Imperatore giallo” a cura di E. Rochat De La Vallée , Claude Larre pubblicato da Jaca Book, e ad autori come il professore Emilio Minelli docente della nostra scuola.