I fiori sono grandi amici nel nostro percorso e nel cammino degli animali che 
vivono accanto a noi e ci seguono, continuamente adattando le loro necessità
al compagno umano.

In natura

Gli animali in natura vivono secondo le leggi verso le quali la natura ha indirizzato la loro specie.

Hanno quindi precisi punti di riferimento la cui conoscenza costituisce per l’uomo un grande bagaglio di saggezza perché regolata da un “ordine” non sempre facilmente individuabile nella nostra società e che quindi può fornire esempio.
A questo ordine gli animali conformano il loro linguaggio che riescono a conservare anche nel ruolo di animali domestici. Imparare a decifrarlo può ampliare il nostro punto di vista facendoci vedere le cose da un’altra prospettiva oltre, ovviamente, ad arricchire la relazione col nostro animale.

Linguaggi animali

Tutto ciò è molto significativo per la tendenza dell’uomo ad assimilare gli altri linguaggi al suo, perdendone l’autenticità e la ricchezza del messaggio.
Portiamo un esempio tratto da un animale, il cavallo che, appartenendo al mondo delle prede, si discosta molto dal modo di pensare del predatore.

Il cavallo, simbolo di libertà e maestro di empatia, decisione, servizio e moderazione, deve per la sua sopravvivenza, avvistare qualsiasi eventuale pericolo anche molto lontano. I suoi occhi, posti di lato, gli consentono una visione periferica molto ampia e alquanto diversa dalla nostra. Talvolta, credendo che il cavallo veda quello che vede lui, l’uomo lo punisce secondo metri di giudizio completamente sbagliati e innestando in questo modo reazioni a catena.

L’esempio classico è quello del trailer, il carrello per trasportare i cavalli.

Il cavallo non vuole salire perché magari lontano, nel suo campo visivo, c’è qualcosa che si muove e che l’uomo non può scorgere. L’uomo che crede lui abbia solamente  paura del trailer (e anche questo può essere vero perché il cavallo è per natura claustrofobico, quindi deve trovare spontanea familiarità col trailer) lo spinge intimandolo o con dei trucchi. Il cavallo manterrà sempre questo ricordo, perlomeno fintanto non gli sarà consentito di vivere questa esperienza in modo diverso.

In questo caso Mimulus può certo essere di aiuto contemporaneamente alla comprensione delle condizioni che hanno determinato il problema e che il cavallo ci segnala con il suo comportamento.

D’altra parte i fiori stessi ci inviano segnali che, manifesti nella loro forma, colore, relazione con l’ambiente, rappresentano qualcosa che sta per qualcos’altro.

Dal mondo della natura provengono risposte che sono per tutti. Occorre solo porsi in desiderio di lettura.

I nostri animali e i fiori di Bach